Indici Vision Zero per la Sicurezza dei Motocicli (IVZ)

Indici Vision Zero

Presentazione

Sul mercato esistono moto destinate agli usi più disparati, e scegliere tra le centinaia di modelli in commercio non è facile. Di solito ci si basa sulle proprie risorse economiche, sui sentito dire, sul gusto personale e sull’uso prevalente che si pensa (o spesso si sogna) di fare della moto. Molto più raro è il caso di chi sceglie tenendo conto anche della sicurezza di ciò che compra, anche perché di solito la pubblicità e le reti di vendita non ne fanno cenno. Eppure è un parametro fondamentale.

In effetti, i diversi modelli offrono livelli di sicurezza assai diversi tra loro. Da un lato, ciò dipende dal diverso equipaggiamento, che può comprendere o meno accessori quali, ad esempio, il sistema frenante antibloccaggio. Dall’altro, le differenze di potenza, coppia, peso e altezza influiscono notevolmente sulla facilità e sulla sicurezza d’uso di ciascuna moto, con il risultato che molti modelli non sono adatti a tutti i motociclisti.

Per valutare meglio tale aspetto, nel 2009 avevamo elaborato un indice, denominato Vision Zero Motorcycle Safety Index (VZI), per fornire in modo semplice e sintetico un’indicazione della sicurezza d’uso che ogni modello offre a ciascun tipo di motociclista nell’uso stradale, urbano e extraurbano.

A partire dal gennaio 2013 l’originario indice VZI è stato sostituito da un nuovo sistema di indici più sofisticato e completo, gli Indici Vision Zero della Sicurezza dei Motocicli (IVZ).

L’IVZ prevede l’attribuzione a ciascun modello di un punteggio base, calcolato sulla base della dotazione di sicurezza e di altre caratteristiche della moto. Tale punteggio base viene poi pesato sulla base di altri parametri: massa, potenza, coppia e altezza della sella, il cui impatto sulla sicurezza varia fortemente in ragione della statura, della massa e dell’esperienza del conducente. Tale pesatura è fatta dunque in modo differenziato per ciascun tipo di motociclista, in base alle sue caratteristiche fisiche e distinguendo tra principianti ed esperti. Il risultato è un insieme di indici personalizzati, attraverso i quali chiunque può avere un’indicazione sulla sicurezza d’uso dei diversi modelli di motocicli in commercio, rapportata alle proprie caratteristiche.

Gli indici che compongono il sistema sono tre: un indice generale, concettualmente simile (pur se modificato profondamente) al vecchio VZI e denominato Indice di Sicurezza Generale (ISG), e due indici di dettaglio: l’Indice Massa e Altezza (IMA) e l’Indice Prestazioni (IP), in modo da fornire un’indicazione più precisa del perché un dato modello risulta più o meno sicuro di altri. Per esempio, una moto alta e pesante, ma poco potente e una molto potente, ma bassa e leggera potranno avere lo stesso ISG, ma la prima avrà, per un principiante di media statura, un IMA sfavorevole e un IP positivo, mentre per la seconda accadrà l’opposto.

Naturalmente, una classificazione delle persone in base a tali parametri non può che essere indicativa, dato che non tutte le persone della stessa statura hanno uguale forza né la stessa lunghezza delle gambe; gli indici sono quindi indicativi, ma danno comunque una buona quantificazione di massima della reale possibilità di utilizzare in sicurezza un dato modello.

Ancora più indicativa, in quanto arbitraria, è la netta suddivisione dei motociclisti in principianti ed esperti, perché l’esperienza aumenta progressivamente e non a salti. Si tratta però di un male necessario, perché nella guida della moto più che in quella di altri veicoli le cose cambiano davvero tanto con l’aumentare dei chilometri, quindi si deve pur trovare un modo per tenere conto di questo aspetto nel valutare la sicurezza d’uso che un certo modello offre a un determinato tipo di motociclista. Con tale premessa, è evidentemente impossibile tracciare una linea di divisione tra “principiante” ed “esperto”, ma per fortuna è anche sostanzialmente inutile; ciascuno di voi sa a quale categoria iscriversi, e se per caso avete qualche dubbio, andatevi a leggere entrambe le tabelle e fate una media delle valutazioni riscontrate.

Importante invece è chiarire bene il fatto che per “principiante” non si intende chi non ha mai guidato una moto, bensì chi già la sa condurre almeno al livello necessario per conseguire la relativa patente, e che le nostre valutazioni sono calcolate in tale ottica. Ciò vuol dire che se un determinato modello è giudicato adatto ai principianti, non significa che chi è totalmente digiuno della guida di un mezzo a due ruote possa guidarlo fin da subito senza problemi. In particolare, chi non ha mai guidato neanche una bicicletta deve prima acquisire la capacità di tenersi in equilibrio, mentre chi è ciclista o al massimo ha guidato qualche ciclomotore deve familiarizzare con la massa e la potenza nettamente maggiori e, nel caso delle motociclette, con i comandi del cambio e della frizione, tutte cose che richiedono tempo e applicazione.

Indice di Sicurezza Generale (ISG)

L’ISG è l’omologo del vecchio VZI, anche se è bene dire subito che il punteggio risultante dai due indici è diverso e non comparabile.

Esso fornisce per ciascun tipo di motociclista una valutazione sintetica della sicurezza generale d’uso offertagli da ciascun modello di moto, tenuto conto di tutti gli aspetti inerenti la sicurezza. Esso quindi ingloba in sé gli indici IMA e IP descritti nel seguito, integrandoli con la valutazione di ulteriori caratteristiche della moto. Il risultato è un numero teoricamente compreso tra 0 e 100, che in base al valore indica quanto segue:

  • ISG≥55 = moto consigliata, perché complesso offre al tipo di motociclista considerato un’ottima sicurezza d’uso;
  • 55>ISG≥50 = moto adatta, perché nel complesso offre al tipo di motociclista considerato una buona sicurezza d’uso;
  • 50>ISG≥45 = moto poco adatta, perché nel complesso offre al tipo di motociclista considerato una sicurezza d’uso migliorabile;
  • 45>ISG≥40 = moto non adatta, perché nel complesso offre al tipo di motociclista considerato una sicurezza d’uso limitata;
  • ISG<40 = moto sconsigliata, perché nel complesso offre al tipo di motociclista considerato una sicurezza d’uso molto limitata.

Si sottolinea che una moto sconsigliata non deve essere considerata pericolosa in sé, ma semplicemente più difficile da usare per alcune categorie di motociclisti e quindi più impegnativa di altre. Al riguardo, è bene ricordare che tutte le moto in commercio sono comunque omologate e quindi offrono gli standard minimi di sicurezza necessari per circolare su strada.

Indice Massa e Altezza (IMA)

L’Indice Massa e Altezza indica la difficoltà per ciascun tipo di motociclista nel gestire la massa e l’altezza di una determinata moto nelle manovre da fermo. Il risultato dell’algoritmo è  un numero teoricamente compreso tra 0 e 100, che in base al valore indica quanto segue:

  • IMA≥50 = Moto con peso e altezza della sella tali da non creare al tipo di motociclista considerato particolari problemi nella gestione da fermo;
  • 50>IMA≥40 =  Moto con peso e altezza della sella tali da richiedere al tipo di motociclista considerato una certa cautela nella gestione da fermo;
  • IMA<40 = Moto con peso e altezza della sella tali da richiedere al tipo di motociclista considerato notevole attenzione nella gestione da fermo.

Indice Prestazioni (IP)

L’Indice Prestazioni indica la difficoltà per ciascun tipo di motociclista nel gestire le prestazioni del motore di una determinata moto nella guida su strada. Anche in questo caso il risultato è un numero teoricamente compreso da 0 a 100, che in base al valore indica quanto segue:

  • IP≥50 = Moto con potenza e coppia tali da non creare al tipo di motociclista considerato particolari problemi nella guida;
  • 50>IP≥40 = Moto con potenza e coppia tali da richiedere al tipo di motociclista considerato una certa cautela nella guida;
  • IP<40 = Moto con potenza e coppia tali da richiedere al tipo di motociclista considerato notevole attenzione nella guida. 

 

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